Per i cittadini affamati del Distretto 12 stanno per cominciare gli Starving Games e tutti i genitori sono invitati a portare i loro figli in piazza, dove la sorte deciderà chi dovrà prendere parte alla mortale competizione. L'agile e indomita Kantmiss Evershot si propone volontariamente per i giochi ma mai avrebbe potuto immaginare che lungo la strada avrebbe dovuto avere a che fare con Harry Potter, Sherlock Holmes e gli Avengers.
Friedberg & Seltzer hanno toccato, sempre che esista, il fondo del barile: anzi, hanno già cominciato a raschiare al di sotto. La premiata ditta di registi ripete il tentativo di circoscrivere la parodia a un solo franchise; non più le ammucchiate di "Hot Movie" e "Disaster Movie", bensì la riproposizione in chiave volgare e demente, ma fedele alla trama, del primo capitolo di "Hunger Games" in cui i tempi morti superano in quantità le sparute gag incollate insieme per tirare i 70 minuti, e gli autori allungano il brodo con sketch prelevati dal limitato e avvilente immaginario dei social, degli smartphone e degli adolescenti app-dipendenti. Ogni generazione ha le parodie che si merita.