Katniss Everdeen (Jennifer Lawrence) torna a casa sana e salva dopo aver vinto la 74ma edizione degli Hunger Games annuali insieme al tributo Peeta Mellark (Josh Hutcherson). Aver vinto comporta però dover lasciare la famiglia e gli amici per intraprendere il "tour della vittoria" per i diversi distretti. Lungo la strada, Katniss si rende conto che una ribellione sta iniziando a prender corpo mentre a Capitol City il presidente Snow (Donald Sutherland), incurante della situazione, pensa all'organizzazione dei nuovi Hunger Games, un'edizione destinata a cambiare Panem per sempre.
Il seguito di "Hunger Games" (2012), tratto dall'omonimo romanzo di Suzanne Collins, non può fare altro che mostrarci il già visto in un episodio di raccordo tra il primo, molto più spiazzante, e il prossimo, quello finale e rivoluzionario, purtroppo già pensato in due film. Ciononostante "Hunger Games - La ragazza di fuoco" riserva ancora qualche sorpresa e la sua rappresentazione di un mondo dominato da un apparente benessere, in verità sull’orlo del baratro, è molto contemporanea. Peccato che nel mondo reale non ci sia alcun leader in grado di sorprendere come Katniss che, nei momenti topici, riesce sempre a fare ciò che meno ci si aspetta. Proprio come le scelte della sua interprete, una Jennifer Lawrence sempre convincente.